19 novembre 2009

Soddisfazioni

La principessa va all'asilo.
Tenerla in casa tutto il giorno non è salutare per lei, tantomeno per noi.
Essendo io un pò chioccia,ed essendo la principessa perennemente attaccata al mio collo, avevo delle riserve sull'asilo così piccola, avevo paura che soffrisse il distacco, che si sentisse abbandonata.
Quando sono andata ad informarmi per l'iscrizione, ho chiesto con una certa apprensione delucidazioni su come sarebbe dovuto avvenire l'inserimento, e mi hanno risposto che semplicemente l'avrei lasciata giusto un'ora il primo giorno, per aumentare progressivamente, ma che restare lì con lei non avrebbe avuto senso, perchè nel momento in cui fossi andata via si sarebbe comunque posto il problema.
Il primo giorno quindi, vado a lasciarla e lei immediatamente si fionda sullo scivolo posto all'ingresso.
"Ciao pupa, ci vediamo dopo"
Non mi degna nemmeno di uno sguardo.
Intorno a noi bimbi disperati che urlano "mamma, mamma", lei niente, è troppo impegnata a risalire lo scivolo al contrario. Vabè.
Dopo un'ora vado a prenderla. Lei mi vede e...scappa.
La maestra va a prenderla e lei si mette a piangere.
Mi informano che ha giocato tutto il tempo, come se non si fosse accorta della mia assenza.
La prendo in braccio dicendo "dai, pupa, andiamo".
Pianti, urla e strepiti.
La trascino via a forza, mentre lei si dimena e tende le braccia verso la maestra, attonita. Ho pensato che avrebbero chiamato i servizi sociali, perchè una bimba che fa così magari lo fa perchè in casa viene seviziata...
La metto in macchina a forza, e lei smette di piangere dopo 8 interminabili Km.
Secondo giorno, rimane a scuola 4 ore, all'uscita, stessa scena, stavolta la maestra l'accompagna fino a fuori il cancello, e le viene pure da ridere.
All'anima dell'inserimento.
Sono passati 2 mesi da allora,e adesso rimane lì dalle 8:00 alle 14:00.
Non piange più quando mi vede, anzi a volte sorride pure, però si vede che non gradisce affatto quest'interruzione mentre gioca.
Ieri sono arrivata alle 14:00, insieme ad altre 2 mamme.
Le loro figlie vedendole sono corse a buttar loro le braccia al collo.
Lei le ha guardate da dentro la casetta in cui stava giocando, con aria interrogativa, come a dire "ma sò sceme queste?", guarda un attimo anche me e rientra dentro, come se nulla fosse.
Le maestre mi raccontano che nei 6 anni di vita di questo asilo non hanno mai visto una cosa del genere e quando arrivo ormai ridono e si gustano la scena, che più o meno è sempre la stessa: "Pupa, dai, andiamo, prendi il giubbottino". E la principessa si trascina, seccata, fuori.
Sono soddisfazioni. Altrochè.

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